Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato al concorso indetto dal Consiglio Regionale della Liguria “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”. I nostri studenti Elena C. (5AIGEATL), Flavia P. (5BST), Emanuele B. (5BP5), Andrea D. (5BP5) sono risultati tra gli studenti premiati il 15 Febbraio 2013 presso il Teatro della Gioventù di Genova in occasione del “Giorno del Ricordo”.
Il viaggio premio (referente e accompagnatrice per il nostro istituto la Prof.ssa Enrica Tagliasacchi) si è svolto dal 14 al 20 Aprile 2013 con le seguenti tappe:
i sacrari militari di Redipuglia e Oslavia, dove sono conservati i resti delle vittime della prima guerra mondiale;
Trieste: visita della città e della risiera di San Sabba, l’ex fabbrica della pilatura del riso dove centinaia di ebrei e oppositori del regime nazifascista furono rinchiusi e uccisi o deportati verso i lager nazisti;
visita alla foiba di Basovizza, alle spalle di Trieste, e a quella di Monrupino;
Croazia: visita della città di Fiume, incontro al Consolato generale d’Italia e successivo incontro con i ragazzi del Liceo Italiano;
Rovigno: visita della città, incontro con gli studenti del Liceo Italiano ed al Centro di Ricerche Storiche Italiano diretto dal prof. Radossi.
Pisino: visita al Castello di Montecuccoli dal quale è possibile vedere il sottostante orrido Foiba, dove trovarono la morte molti italiani, gettati dalle finestre del maniero;
Pola: visita alla città che ha pagato un prezzo altissimo all’esodo, perdendo quasi tutta la popolazione di lingua italiana. Incontro con gli studenti della Scuola italiana.
Al viaggio ha partecipato anche una delegazione del Consiglio Regionale.
Scopo dell’iniziativa, organizzata dal Consiglio regionale della Liguria, è mantenere vivo, soprattutto fra i più giovani, il ricordo del dramma degli italiani, che abitavano quei territori di confine negli anni conclusivi dell’ultima guerra mondiale e in quelli successivi: molti di loro furono uccisi, gettati nelle foibe, altri furono costretti alla fuga determinando un esodo di massa. Molti di loro si stabilirono in Liguria.
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