visita guidata alla casa rurale dell'associazione di Rapallo
(nell'ambito delle attività' previste dal progetto di alternanza scuola lavoro "la storia in tavola")
San Valentino è il giorno degli innamorati. Che scherzo! Proprio il 14 febbraio si doveva fare questa gita? Uscire da scuola per andare a passeggiare al sole, tra primule, viole e mimose in fiore, potrebbe sembrare un'idea molto romantica, ma in 24, invece che in due, anzi in 29 se alla compagnia aggiungi cinque tra studiosi, architette, professori e professoresse, chi crederebbe mai di potersi innamorare e sognare?
Eppure è andata proprio così: in un'aria primaverile le ragazze e i ragazzi della III A LS sono saliti sulle alture di Rapallo a trovare tre "contadine", innamorate della terra, degli ulivi, dei frutti e delle primizie che crescono tra le fasce della nostra collina. Un pomeriggio intenso di curiosità, sorprese, interesse e occhi nuovi per guardare quello che vediamo tutti i giorni, forse senza notarne nemmeno più i contorni. Il sogno è il lavoro molto concreto di chi, guardando indietro al passato prossimo e antico del mondo della Liguria contadina, già corre verso un futuro possibile, incredibilmente più umano, dolce, ecologicamente e socialmente sostenibile.
Si sa che le donne arrivano sempre prima. Il 13 febbraio, con un giorno di anticipo, le ragazze e i ragazzi della III CET, con gli esperti dell'Associazione A 3, avevano già incontrato Manuela, Anne e Francesca, le tre appassionate volontarie dell'associazione "In te fasce" che, insieme a poche altre, hanno dato vita a questo straordinario esperimento.
Tre anni fa, sviluppando le motivazioni ideali che ispirano il Gruppo di Acquisto Solidale Gaspallo - ovvero l'attenzione al biologico, al mercato equo, alle filiere del Kilometro zero, alle pratiche di auto produzione - alcune donne hanno deciso di prendersi cura di un oliveto in stato di abbandono e di provare a coltivare un orto in comune. Giorno dopo giorno hanno pulito il terreno dai rovi, potato gli alberi, reso nuovamente accessibili il rustico e le fasce, promuovendo anche molte occasioni di festa e lavoro comune, con tante amiche e amici, che le sostengono nei momenti più impegnativi.
Dopo qualche tentativo e fallimento - un'agricoltura tradizionale richiede continuità di presenza, dedizione e sforzi oggi impossibili- "le contadine" hanno deciso di coltivare, sotto gli olivi, un orto sinergico, ovvero di praticare una forma di agricoltura innovativa, totalmente ecologica, basata sulle consociazioni tra piante che, crescendo una vicina all'altra, armonizzando le biodiversità, invece di farsi concorrenza e rubarsi il nutrimento a vicenda, collaborano, cedendosi reciprocamente sostanze utili all'accrescimento e antiparassitari. Il successo, che ha superato le aspettative, ha convinto queste "passionarie" a costituirsi in associazione e a darsi obiettivi ambiziosi nel proprio statuto: non solo il recupero del territorio in abbandono, la tutela del patrimonio paesaggistico, la prevenzione del dissesto idrogeologico, ma anche lo studio e la ricerca di tradizioni, metodi, sementi antiche e nuove tecniche di coltivazione, nel rispetto degli equilibri ecologici e della biodiversità.
Per un giorno, studentesse e studenti giovani che hanno, come si conviene, la testa tra le nuvole, sono stati letteralmente coi piedi per terra: hanno dato qualche colpo di zappa e usato diversi attrezzi agricoli, considerato da vicino fasce e muri a secco, terrazzamenti e rustici, mattoni, ardesia, intonaci, malte, legname da costruzione e alberi da frutto, osservato erbe spontanee e specie coltivate, legumi, ortaggi, tuberi e bulbi, fiori. Forse, chissà, tanti, molti, qualcuno, si sono anche innamorati.
Oltre alle volontarie dell'Associazione "in te fasce" hanno guidato gli studenti gli esperti Remo Bagnasco, storico e Alessandra Rotta, architetto, dell'Associazione A3 e le insegnanti Cassottana, Cordara, Eker, Lanza, Vignoli.
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